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20/11/2025 ore 18.37
Cronaca

Università, spazio al teatro civile per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con "La Collina del Calicanto"

L'Umg di Catanzaro presenta uno spettacolo che intreccia narrazione e musica, trasformando storie di violenza contro le donne in un messaggio di responsabilità e rinascita

di Redazione

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e la sua Presidente Tiziana Montalcini, presentano "La Collina del Calicanto", un progetto teatrale di forte valore civile, scritto da Antonella Scozzafava e Marco Paoli e prodotto dall’associazione culturale Live Art.

Lo spettacolo, diretto da Antonella Scozzafava con l’assistenza alla regia di Stefania Leo, porta in scena un racconto corale che dà voce a storie di donne spezzate, restituendo loro dignità e memoria attraverso il linguaggio del teatro. Un giardino simbolico di calicanti — fiori che sbocciano nel cuore dell’inverno — diventa il luogo in cui le loro vite ritrovano ascolto, in un viaggio emotivo che intreccia narrazione, musica, luci e movimento. Un progetto che unisce la comunità UMG. L’iniziativa assume un valore ancora più significativo perché coinvolge attivamente personale tecnico-amministrativo e docenti dell’UMG, riunendo due anime della stessa comunità accademica su un unico palco. Una collaborazione inedita che esprime, attraverso l’arte, un impegno condiviso verso un fine nobile: sensibilizzare, comprendere, riflettere.

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Il cast e l’impianto scenico

Interpretato da Antonio Menniti, Francesca Miniaci, Paola Roncada, Teresa Iona, Tiziana Iaquinta e Rossana Caridà, lo spettacolo è arricchito dalla coreografia e performance ritmica di Lucilla De Santis, simbolo del volo libero delle anime cui l’opera è dedicata. La regia audio e luci è affidata ad Arturo Paone.

Un’esperienza di memoria e consapevolezza

La Collina del Calicanto accompagna il pubblico in un percorso di ascolto profondo, fatto di parole che affiorano dal silenzio, di nomi che tornano a vivere, di memorie che diventano impegno collettivo. È un progetto che vuole scuotere, emozionare e ricordare, trasformando la violenza subita da tante donne in un messaggio di responsabilità e rinascita.