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26/12/2025 ore 09.35
Cultura

A Soverato un presepe nel segno della sostenibilità, tra fede e bellezza

E’ stato realizzato da Saverio Persampieri nella chiesa Santa Maria Immacolata con materiali di riciclo e con un omaggio alla città

di Rossella Galati

Legno, cartone, plastica e materiali di riciclo con un pò di fantasia e tanta passione possono dare vita a vere e proprie opere d'arte e nel periodo natalizio, diventare anche un presepe originale. E' quello che ha fatto nella chiesa Santa Maria Immacolata di Soverato Saverio Persampieri, da sempre appassionato di riciclo creativo oltre ad avere l'hobby del traforo . «Come professione sono ragioniere ma ho fatto sempre un sacco di lavori, l'ultimo è stato agente di commercio - racconta - ma ho sempre avuto questa passione. Infatti io la sera quando torno a casa prendo sempre foglio e matita e disegno qualcosa per poi realizzarla. Ed è così da 60 anni, coltivo questa passione da quando ero ragazzo».

L’omaggio alla città


Una natività dunque che unisce tradizione e bellezza, nel segno della sostenibilità: «questi sono tutti materiali di riciclo - spiega - da contenitori di olio a quelli dello sgrassatore, dalle cialde del caffè ai resti di un ventilatore. Ma la cosa più difficile è stata la realizzazione di una porta che si apre e si chiude. Il segreto è avere inventiva, per ottenere un buon lavoro bisogna avere passione e fantasia». Un lavoro minuzionoso che vuole essere anche un omaggio alla città di soverato con la riproduzione di uno dei suoi simboli, la Torre di Carlo V: «la torre di Carlo V l'ho realizzata a traforo quando ero ragazzo, all'età di 9 anni e mi è sembrato giusto inserirla. Insomma ho fatto questo lavoro con grande fede e profondo amore. Ringrazio chi mi ha invitato a realizzare il presepe, il parroco don Alfonso Napolitano, il mio amico Saverio Voci per il suporto e tutti coloro he mi seguono e che vorranno venire a visitarlo augurando».