Caraffa, un ponte tra Italia e Albania: iniziative in campo per custodire la preziosa eredità arbëreshë
Tra le azioni intraprese dal Comune si inserisce l’attivazione di uno sportello linguistico e la presentazione di un vocabolario incentrato sulla parlata del borgo trasferita dalla Terra delle aquile
Nel cuore della Calabria, la comunità di Caraffa di Catanzaro, uno dei centri di origine albanese più antichi e vitali, sta intensificando i suoi sforzi per preservare e valorizzare la sua identità unica: la cultura arbëreshë. L'amministrazione comunale, su impulso della presidente del consiglio comunale con delega alla cultura, Serena Notaro, ha lanciato un programma di attività volto a impedire la dispersione del prezioso patrimonio storico e linguistico ereditato dalla Terra delle Aquile.
Un punto di riferimento per la lingua: inaugurato lo sportello arbëreshë
Tra le iniziative più significative spicca l'attivazione dello Sportello Linguistico Arbëreshë. Un progetto che mira a tutelare, valorizzare e tramandare la lingua e la cultura, considerate pilastri fondamentali dell'identità del paese. Lo Sportello si configura come un ponte ideale tra Italia e Albania, una testimonianza viva delle radici storiche di Caraffa.
Per circa due mesi, i residenti, i curiosi e gli studiosi avranno la possibilità di accedere ai locali del palazzo municipale di via Scanderbeg Peta per ricevere informazioni e delucidazioni sul patrimonio linguistico, nozioni di storia e cultura Arbëreshë e interfacciarsi direttamente con esperti in materia. Lo sportello è attivo ogni martedì e giovedì, dalle 15:00 alle 17:00. Un servizio non ha solo un valore storico-culturale, ma anche una profonda funzione sociale, agendo come elemento aggregante e distintivo per l'intera comunità.
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Il futuro nel passato: in arrivo il vocabolario della parlata locale
Un altro evento di grande rilievo sarà la presentazione di un'opera preziosa per la memoria collettiva del paese: il vocabolario dedicato alla parlata arbëreshë di Caraffa. L'importante lavoro è stato realizzato dallo studioso Luigi Gregorio Comi in collaborazione con la docente Albana Alia. La creazione del vocabolario appare come uno strumento teso a custodire in forma scritta il passato secolare del comune, assicurando che la singolare evoluzione linguistica di Caraffa sia preservata per le future generazioni e messa a disposizione di linguisti e appassionati.