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10/12/2025 ore 13.00
Economia

Protesta dei tirocinanti ministeriali a Catanzaro, in piazza con l’Usb per chiedere la stabilizzazione

Sono circa 1.300 i lavoratori coinvolti nella vertenza che si trascina da anni. Assunti con contratti a tempo determinato: «Adesso i ministeri dicono che non hanno necessità di questo ulteriore personale»

di Luana Costa

Resta ancora appeso ad un filo il destino dei tirocinanti ministeriali, assunti con contratti a tempo determinato dal ministero della Giustizia, della Cultura e dell’Istruzione e costretti ad anni di precariato. Sono circa 1.300 i lavoratori coinvolti, una delegazione è scesa questa mattina in piazza a Catanzaro con il sindacato Usb per chiedere di attivare le procedure di stabilizzazione.

«I ministeri brancolano nel buio dicendo che non hanno necessità di questo ulteriore personale» ha dichiarato Saverio Bartoluzzi, responsabile della federazione del Sociale Usb Calabria. «In realtà sappiamo che dal Mic calabrese è partita una richiesta di stabilizzazione di questi lavoratori, chiediamo alla politica di intervenire subito con fondi appositi per evitare il rischio che i ministeri trovino una scusa per non procedere alla stabilizzazione».

La delegazione insieme al rappresentante Usb ha chiesto un incontro al Prefetto di Catanzaro. Per ora non sono state previste particolari misure per i lavoratori nella legge di Bilancio. «Noi chiediamo la stabilizzazione e la fine del precariato in Calabria. Sono circa 1.300 famiglie tutte quante monoreddito. Chiediamo alla politica di prendere in considerazione anche quel DPCM mai firmato dal Mic e dal ministero della Giustizia che avrebbe consentito la stabilizzazione ai “non idonei” ingiustamente esclusi e ai ministeri di non chiudere gli occhi davanti alle necessità del sud e della Calabria».