Metropolitana di Catanzaro, il consigliere regionale Bruno: «Frutto di una scelta strategica»
Per il capogruppo di “Tridico Presidente” l’opera è il risultato di due stagioni politiche distinte e complementari: quella dell'ideazione e della programmazione strategica e quella della cantierizzazione
«Oggi entra in funzione, ma la sua storia comincia molto prima dei binari e dei cantieri. La metropolitana di superficie di Catanzaro, alla sua prima corsa, è il risultato di un'idea politica e di una visione di trasformazione urbana maturata nel tempo e accompagnata da scelte regionali decisive». A parlare è il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di Tridico Presidente, che richiama le diverse stagioni istituzionali attraversate dall'opera, dalla fase di programmazione avviata durante la presidenza regionale di Agazio Loiero fino al rilancio e alla cantierizzazione impressi negli anni della giunta guidata da Mario Oliverio.
Secondo il consigliere Bruno, l'infrastruttura rappresenta una scelta strategica per la mobilità del capoluogo, pensata per dotare Catanzaro di un sistema di trasporto pubblico moderno, integrato e capace di ricucire un territorio ampio e frammentato. «Proprio per questo - aggiunge - l'entrata in esercizio della metropolitana non può essere letta come l'esito di una sola stagione amministrativa, né ricondotta a un unico protagonista. L'accelerazione impressa negli ultimi anni ha certamente accompagnato l'opera verso il traguardo finale, ma questo risultato non può prescindere da una ricostruzione rigorosa e onesta della sua cronistoria, che restituisca a ciascuna fase e a ciascun protagonista il ruolo che gli compete».
«La metropolitana di Catanzaro - spiega Bruno - è infatti il frutto di due stagioni politiche distinte e complementari: quella dell'ideazione e della programmazione strategica e quella della cantierizzazione, delle varianti tecniche e della messa in sicurezza. Solo tenendo insieme questi passaggi si comprende davvero la portata di un'opera che ha segnato una delle più importanti scelte infrastrutturali per il futuro della città».