Sezioni
20/11/2025 ore 16.01
Sport

Il Catanzaro attende il Pescara, Aquilani alza l’asticella: «Servirà trovare subito la scintilla giusta»

VIDEO | Nelle dichiarazioni del tecnico giallorosso alla vigilia dell’anticipo di Serie B c’è rammarico per la trasferta di Empoli, ma anche attenzione massima per la gara contro una squadra ferita e con un nuovo allenatore: «Partite così sono trappole: niente compitini, servono le componenti giuste»

di Giampaolo Cristofaro

Anticipo del venerdì, valido per la 13esima giornata di Serie B, riflettori accesi e una sola certezza: il Catanzaro non vuole ripetere gli errori di Empoli. Alla vigilia della sfida casalinga contro il Pescara, in programma domani sera alle 20.30, Alberto Aquilani presenta una gara che definisce «complessa», tra un avversario in difficoltà, un cambio in panchina e quelle dinamiche tipiche delle partite che “ingannano”. Il tecnico giallorosso parte dal rammarico per l’ultima trasferta, ma lo trasforma subito in leva di crescita.

«Venivamo da un ciclo molto impegnativo – spiega – e fermarsi ci ha fatto bene. La gara di Empoli ci ha lasciato più di un rammarico, non per la sconfitta in sé, ma perché si era creata una condizione che dovevamo sfruttare. Dopo tre vittorie e con l’avversario in dieci, serviva continuare la scia». Un passo falso che per Aquilani deve trasformarsi in anticorpo: «L’esperienza serve a evitare che certe cose accadano di nuovo. Se ti manca qualcosina, rischi che due giorni che potevano essere meravigliosi diventino molto brutti».

Verso Catanzaro‑Pescara: Aquilani aspetta i nazionali, buone notizie dall’infermeria

Aquilani: «A Empoli possesso sterile, ci siamo limitati al compitino»

Il tecnico torna poi sulle parole nette pronunciate dopo Empoli: «Quando dico compitino intendo un possesso sterile. Ci passavamo la palla scaricando responsabilità, senza progressione, riempiendo poco l’area e con poche giocate individuali». Una differenza evidente rispetto alla squadra arrembante vista contro la Juve Stabia: «In certe partite percepisci subito che giochicchi. E quello può essere deleterio».

Il lavoro per il suo Catanzaro, spiega Aquilani, è stato soprattutto mentale: «Quando è un tema mentale più che tecnico, l’allenamento serve fino a un certo punto. Ma riconoscere gli errori è già un passo».

Il Pescara di Gorgone: «Partita-trappola, serve preallarme da subito»

Sul Pescara reduce dal cambio di allenatore e da una difesa tra le più perforate della categoria, l’allenatore del Aquilani non abbassa l’attenzione: «Quando cambia allenatore c’è sempre una scintilla. Verranno con il dente avvelenato perché la classifica è brutta e vorranno dimostrare subito qualcosa».

Partite così, dice, sono insidiose: «Le chiamo un po’ trappole. Ci siamo cascati diverse volte quest’anno, e non può succedere di nuovo. Dobbiamo riconoscerlo da subito, non dopo 15 o 45 minuti».

Costantino Favasuli dal campetto di Africo alla Serie B, il talento di Calabria che fa volare il Catanzaro

«Due gare in casa? Mentalità sbagliata pensare che siano occasioni»

Le tre vittorie prima di Empoli hanno ridato ossigeno, ma Aquilani frena l’entusiasmo in vista dei due turni interni consecutivi: «Se ragioniamo che abbiamo due occasioni perché giochiamo con squadre inferiori, è una mentalità sbagliata. In Serie B non esistono partite facili».

E aggiunge: «Il calcio oggi è livellato, i dettagli fanno la differenza. A volte fuori casa si gioca meglio perché c’è meno pressione. Dobbiamo focalizzarci sulle nostre cose: se le mettiamo dentro abbiamo grandi possibilità, se non lo facciamo diventa un terno al lotto. E non dobbiamo ricascarci».

Il Catanzaro è atteso alla prova di maturità: contro un Pescara ferito, con un pubblico pronto a spingere e con il peso — e l’obbligo — di trasformare le lezioni in consapevolezza. Aquilani lo sa, e il messaggio alla squadra è chiaro: niente compitini, stavolta servono subito le «componenti giuste».

La conferenza stampa completa